Barga, il Comune ribadisce il no al pirogassificatore

“Confermiamo con forza il nostro no al pirogassificatore, serve un tavolo per studiare soluzioni diverse”. Con queste chiare parole, l’amministrazione comunale di Barga ribadisce il proprio no al progetto di Kme. Il progetto presentato dall’azienda ed analizzato dal Comune tramite esperti, ha evidenziato forti carenze sotto il punto di vista urbanistico, ambientale e paesaggistico. Le osservazioni del comune di Barga sono state fornite alla Regione, a cui il vicesindaco Caterina Campani – candidata alla poltrona di primo cittadino – lancia un messaggio: “Deve trovare una soluzione e ragionare per il bene della nostra Valle”.

 

Le osservazioni presentate all’azienda Kme sono state presentate oggi (28 marzo) dal sindaco Marco Bonini, il vicesindaco Caterina Campani, l’assessore all’ambiente Giorgio Salvateci e l’ingegner Francesconi.
Serve un nuovo tavolo per l’individuazione di soluzioni alternative al pirogassificatore: “A 15 giorni dalla presentazione delle osservazioni del nostro Comune sul progetto Kme –le parole di Marco Bonini -, siamo qui per fare un punto sul lavoro della nostra amministrazione comunale. Abbiamo presentato alla Regione una parere tecnico complessivo, in particolare dal punto di vista paesaggistico ed urbanistico, gli aspetti di nostra competenza: abbiamo fatto un focus anche sull’importantissimo aspetto ambientale. La nostra posizione è chiara: nel progetto di Kme c’è una carenza di documentazione. Una carenza che prosegue nonostante le nostre richieste all’azienda. Nonostante non si possa dare un parere completo proprio sul progetto proprio per queste mancanze, ribadiamo le nostre criticità rispetto a questo progetto calato sul territorio del nostro comune. Confermiamo con forza il nostro no al pirogassificatore, ma non siamo affatto contrari al piano di rilancio occupazionale della Kme. Chiediamo un tavolo per trovare alternative al pirogassificatore, per studiare soluzioni diverse. Adesso vedremo i passi che effettuerà la Regione: siamo in attesa”.
Il progetto presenta forti carenze e contrasti sotto il punto di vista urbanistico, ambientale e paesaggistico: “Abbiamo valutato carente la documentazione Kme – afferma Francesca Francesconi – , le integrazioni depositate non hanno dato risposta a quanto a suo tempo richiesto: per questo abbiamo chiesto un ulteriore documentazione. Abbiamo inoltre rilevato dei contrasti: dal punto di vista urbanistico, infatti, il documento presentato da Kme va in contrasto con il piano strutturale vigente, il piano strutturale intercomunale adottato, al piano regionale della gestione dei rifiuti e al nostro regolamento urbanistico. Nella zona interessata al progetto, è presente il fiume Serchio ed edifici storici da tutelare. I contrasti ci sono anche dal punto di vista ambientale: un’area a prevalenza paesaggistica vedrebbe un edificio di 30 metri di altezza con un camino di 40-50 metri. Proprio dal punto di vista ambientale abbiamo notato, così come hanno sottolineato altri enti, che la documentazione fornita da Kme è superficiale”.
Adesso la Regione ha 30 giorni per richiedere integrazioni a Kme: “Vogliamo ribadire la nostra contrarietà al progetto del pirogassificatore – commenta l’assessore Giorgio Salvateci -, anche se dovesse arrivare la documentazione richiesta all’azienda. Kme ci dice che diventerà il polo più grande in Europa per quanto riguarda la produzione del rame: ecco, dobbiamo proprio lavorare in questa direzione, senza il pirogassificatore però. Dobbiamo pensare al lavoro, all’occupazione trovando un’alternativa: la soluzione non è il pirogassificatore”.
Un secco no al pirogassificatore: “Siamo in una fase importante – le parole del vicesindaco Caterina Campani: diversi enti hanno dato il proprio parere, adesso aspettiamo la Regione. Noi vogliamo ribadire la nostra posizione: questo è un progetto che non è conforme al nostro territorio, Con il pirogassificatore si avrebbe un grosso impatto dal punto di vista ambientale e paesaggistico, un progetto che impoverisce il territorio. Il problema occupazionale ci preoccupa, ma dobbiamo essere forti ad incentivare l’importante azienda senza il pirogassificatore. Lo strumento non può essere questo. Dobbiamo riaprire un dialogo, rimetterci al tavolo per trovare soluzioni alternative. La Regione deve trovare una soluzione e ragionare per il bene della nostra Valle”.
“Per le nostre osservazioni – chiude il primo cittadino -, ci siamo affidati a tecnici e studi specializzati. Sui social è stata criticata questa spesa che stiamo facendo, ma vorrei ribadire un concetto: questo è un investimento, difendiamo il nostro territorio. Ripeto: il nostro parere negativo al progetto Kme è dettato dalla carenza di documentazione e dai pareri degli altri enti (Arpat, comune di Gallicano e Sovrintendenza). Confermiamo il nostro no ad un progetto come questo, con un augurio per trovare una soluzione che non sia la conferenza dei servizi. Serve mettersi al tavolo per un progetto diverso”.

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