Pestato e rapinato per la testimonianza: 2 nei guai

Una spedizione punitiva. Organizzata con determinazione e violenza da un malvivente che si è servito della complicità di una ragazzina non ancora maggiorenne. Sono stati loro ad organizzarla. Per l’accusa con particolare lucidità e violenza. La vittima, finita nel mirino, è un uomo che aveva reso una testimonianza in un’indagine per spaccio di stupefacenti. I malviventi, un 30enne e una 17enne residenti in Lucchesia, hanno fatto irruzione nella sua abitazione del barghigiano domenica pomeriggio (24 giugno), facendo scattare, mentre stava riposando in camera da letto, scene degne di Arancia meccanica, il film di Kubrick. Il tutto perché, secondo quanto ha raccontato agli investigatori la vittima, aveva parlato con i carabinieri, raccontando cose che non avrebbe dovuto, per i due assalitori. Che si sono presentati da lui per ‘riscuotere’ il conto per quel suo “passo falso”.

I due hanno compiuto una vera e propria irruzione. Approfittando del fatto che in zona c’era poco movimento, a causa della bella giornata festiva e molti si erano diretti verso il mare e le spiagge della Versilia, si sono avvicinati all’abitazione della vittima. Una volta capito che si trovava in casa hanno forzato la serratura della porta d’ingresso e lo hanno sorpreso alle spalle. E’ stato un attimo, poi sono iniziati per lui lunghi minuti di terrore.
I suoi due aguzzini, infatti, erano armati di coltello da cucina e bastone. Il primo è stato rivolto contro la vittima, rea secondo i malviventi di aver reso una testimonianza importante ai carabinieri, che stavano chiudendo il cerchio su un giro di spaccio nella zona. I due, ben presto, dalle minacce sono passati ai fatti. L’uomo ha colpito con un bastone la vittima, facendosi consegnare denaro e cellulare come “risarcimento” per il danno subito. Poco più di 100 euro e un cellulare Iphone: nulla in paragone alla violenza e alle minacce rivolte alla vittima. Che, nonostante lo choc, e le ferite, ha dato l’allarme al 112 non appena i due se ne erano andati.
I militari dei vari reparti del comando provinciale, guidati dal colonnello Giuseppe Arcidiacono, sono riusciti in meno di 48 ore a chiudere il cerchio sugli aggressori.
Scoprendo che alla spedizione punitiva aveva partecipato anche una ragazzina minorenne che è stata denunciata alla procura del tribunale dei minori di Firenze. Per l’uomo invece sono scattate le manette: si trova attualmente in carcere in attesa dell’udienza di convalida dal giudice per le indagini preliminari. Entrambi residenti in provincia di Lucca sono accusati dai carabinieri di rapina aggravata e estorsione.

Rob. Sal.

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