Kme, ad agosto nuovi investimenti

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Alla Kme si continua ad investire. A dirlo è la Uilm, il sindacato dei metalmeccanici della Uil,attraverso il segretario locale Giacomo Saisi.

In particolare sotto la lente c’è la legge sul bonus energetico ha superato il vaglio della camera dei deputati: “Ad agosto – dice Saisi – verrà fatto il nuovo intervento sulla Loma 1 per portarlo a 40mila tonnellate di produzione annue ed è stato approvato alla Camera dei deputati il bonus energetico per le aziende energivore che dal 2018 porterà un risparmio di 2 milioni di euro”.
“Proseguiamo su questa strada di confronto – commenta il segretario Uilm – perché lo stabilimento di Fornaci è importante per il tessuto sociale dell’intera valle del Serchio e non solo per chi ci lavora”.
“Eravamo a un passo dal disastro nel 2015 – ricorda il segretario Uilm – Non possiamo che essere soddisfatti dei dati presentati da Kme venerdì in provincia anche se siamo consapevoli che ci sono altri pericoli dietro l’angolo. Nel 2015 Kme aveva annunciato la chiusura dello stabilimento. Essere tornati ad avere risultati sia in termine di volumi di produzione sia di Ebtda leggermente positivi è un bel segnale e una bella iniezione di fiducia per il futuro dello stabilimento”. “E’ un segno che pure gli accordi firmati a giugno e ottobre 2016 stanno portando nella giusta direzione. Questo non significa non vedere la realtà – dice Saisi – ma semplicemente poter avere nuove prospettive, sappiamo benissimo che queste intese sono costate lacrime e sangue e che ancora oggi 90 lavoratori sono al massimo degli ammortizzatori sociali. Sappiamo che la scadenza di settembre 2018 è dietro l’angolo, quindi il nostro obbiettivo è quello di riportare tutti i lavoratori in produzione. Riteniamo positivo che l’azienda cerchi di aggredire nuovi mercati e di potenziarsi là dove è più debole. solo portando più tonnellate potremmo tornare alla saturazione dello stabilimento”.
Secondo Uilm però c’è un settore più critico, quello delle lingottiere: “Alcuni clienti manifestano l’intenzione di prodursi le lingottiere in proprio – aggiunge infatti Saisi – Chiediamo all’azienda di non perdere tempo e di correre a ripari, per non rischiare di rimanere spiazzati. Le lingottiere sono un prodotto ad alto valore aggiunto e strategico per Fornaci e va salvaguardato, cercando anche di riportare l’intera filiera della lavorazione nel sito Fornacino. Chiediamo anche di sfruttare l’alta professionalità dei fonditori e colatori delle fonderie per riportare la produzione di nuove leghe. Sull’intenzione dell’azienda di prodursi energia elettrica per autogestirsi crediamo sia importante e di vitale importanza ma aspettiamo la presentazione del progetto, che chiaramente non deve andare ad incidere sull’ambiente e la salute dei cittadini”.

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