Vescovo Giulietti: “Sarà un anno di riflessione”

In esclusiva su Toscana Oggi, il settimanale delle diocesi toscane, uscirà questa settimana un’intervista al vescovo di Lucca, monsignor Paolo Giulietti. Il 12 luglio, festa di S. Paolino, sono due mesi esatti dal suo ingresso in diocesi avvenuto il 12 maggio, e nell’intervista fa un vero e proprio bilancio di queste prime 8 settimane da pastore della chiesa di Lucca. Nell’intervista, molti i temi toccati, dopo incontri nelle zone pastorali svolti in questi due mesi, in cui ha incontrato oltre duemila laici e praticamente tutti i preti e i diaconi. A questi incontri l’arcivescovo ha ascoltato molti interventi ed ha regisvestrato, per ciò che riguarda la riforma della diocesi già avviata dal predecessore Castellani e su cui lo stesso Giulietti continuerà ad impegnarsi, da una parte “voglia di fare e di sperimentare. Si capisce che c’è una riforma da vivere, un rinnovamento da accogliere” e dall’altra anche “un po’ di scoraggiamento perché ogni riforma nella chiesa è lenta, ma soprattutto perché viaggia un po’ a macchia di leopardo”. Tuttavia, commenta Giulietti, “mi pare ci possa stare l’uno e l’altro atteggiamento, insomma, è comprensibile”.

Poi annuncia che, avendo preso appunti in ognuno di questi incontri nelle zone, appena possibile diffonderà un verbale “per dire quali cose sono venute fuori da questi nostri incontri” e “per continuare a pensarci insieme”. In un incontro del 26 giugno scorso, monsignor Giulietti ha invitato il Consiglio pastorale diocesano a leggere e meditare sull’esortazione di Papa Francesco Christus Vivit, perché sia spunto di riflessione per il cammino da intraprendere anche nell’attenzione ai giovani nel cammino della chiesa. Alla domanda quale anno pastorale sarà il prossimo, per la chiesa di Lucca, l’arcivescovo Paolo è stato molto preciso: “Sarà un anno di riflessione, di preparazione per alcune scelte che poi andranno messe a regime. Mi riferisco alle attività degli uffici, mi riferisco alla necessità di definire in maniera univoca e stabile l’assetto del territorio. Ma anche alla nomina degli organismi di partecipazione diocesana, penso al consiglio pastorale e altri. Tutti quegli organismi che sono stati prorogati fino al 20 settembre 2020, insomma non è che il 21 settembre qualcuno si alza la mattina e li nomina, ci sarà un processo in questo anno dove individueremo criteri e modalità per rinnovarli, in maniera più operativa da questo settembre in poi”.
Quanto agli uffici di curia nell’intervista rinnova l’invito a reimpostare il loro servizio perché “la pastorale della diocesi non sia una pastorale “lucchese”” ma sia presente strutturalmente anche a Viareggio e in Garfagnana. Al clero l’invito “a suscitare ministeri e corresponsabilità” nei laici e poi riaprendo anche il percorso diaconale: “I diaconi sono essenziali nella chiesa oggi”. Infine l’annuncio che dal 2020-21 il seminario di Lucca, con altri di altre diocesi, si concentrerà a Pisa dove sorgerà un “seminario interdiocesano su cui stanno lavorando i vescovi toscani”. L’intervista integrale, con numerosi altri spunti e indicazioni, esce sulle pagine lucchesi di Toscana Oggi questa settimana, con la data di domenica 14 luglio.

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