Gara di enduro annullata, è bagarre

Gara di enduro nel comune di Borgo a Mozzano, prosegue la polemica. Dopo le proteste e le critiche di un gruppo di abitanti di Motrone, arriva la risposta del responsabile nazionale enduro Uisp Luca Puccianti. La gara di campionato italiano enduro, inizialmente prevista per oggi e domani (15 e 16 giugno), è stata alla fine annullata. “Fino alle 10 circa di ieri mattina avevamo tutti i permessi necessari – racconta Puccianti -. Improvvisamente l’amministrazione comunale ha revocato tutte le autorizzazioni. Alla nostra richiesta di chiarimenti il sindaco ci ha riferito di aver avuto ‘notevoli pressioni’ da parte del comitato paesano di Cune, che minacciava atti di protesta tipo il taglio di alberi sul tracciato per intralciare il percorso”. Il sindaco Andreuccetti replica: “Sono aperto al dialogo per trovare soluzioni per il futuro. Ma devono essere condivise con i cittadini”.

 

Luca Puccianti fa luce su alcune questioni: “Come ormai noto avevamo per le giornate di oggi e domani organizzato con l’ausilio del motoclub Stabbiano Timme una gara di campionato italiano enduro. Prima di tutto la gara si sarebbe svolta totalmente su strade pubbliche, visto questo gli organizzatori avevano fatto la ricognizione del giro con funzionari della Provincia e della forestale i quali avevano rilasciato i nulla-osta. La gara non avrebbe attraversato alcun paese. Non possiamo essere responsabili di quello che avviene sulle strade pubbliche durante i giorni dell’anno; infatti non possiamo sapere chi erano e se erano tesserati Uisp i 12 motociclisti di cui si fa riferimento nell’articolo (leggi qui)”.
Il responsabile nazionale enduro Uisp spiega la sua versione dei fatti: “Fino alle 10 circa di ieri mattina (14 giugno) il Motoclub aveva tutti i permessi necessari. Improvvisamente l’amministrazione comunale ha revocato tutte le autorizzazioni. Alla nostra richiesta di chiarimenti il sindaco ci ha riferito di aver avuto ‘notevoli pressioni’ da parte del comitato paesano di Cune, che minacciava atti di protesta tipo il taglio di alberi sul tracciato per intralciare il percorso bloccare il traffico con le auto e fare sit-in (che sono illegali). Vsto questo il sindaco ha revocato i permessi per motivi di ordine pubblico. Nella serata ho personalmente contattato il sindaco per cercare una soluzione, in quanto si era reso disponibile ad un confronto, ormai troppo tardi. Nel frattempo abbiamo deciso di annullare la gara in quanto dovevamo mettere i 260 iscritti nella condizione di non affrontare inutili spese e fare viaggi (anche lunghi, visto che si trattava di una manifestazione a livello nazionale). Nel frattempo il Motoclub (messo sotto pressione) aveva già iniziato a ripristinare il territorio. Da tutto ciò si evince che il sindaco ha dovuto cedere alle pressioni di pochi a discapito di tante attività commerciali sul territorio (tanto che avevamo occupato tutte le strutture ricettive di zona), che nonostante avessimo fatto tutto a norma di legge è stata sufficiente una protesta per la revoca. Il comitato a quanto pare è al di sopra della legge, perché il buonsenso avrebbe voluto che questi personaggi fossero perseguiti in base ai loro comportamenti e non passare dalla parte della regione”. 
Luca Puccianti invita le parti ad un confronto: “Auspico che da adesso inizi un confronto serio e più sano tra il Motoclub, comitati paesani ed amministrazione, in quanto questo comportamento lede solo la convivenza civile. Faccio presente – conclude – che questa decisione ha causato danni economici e di immagine notevoli al Motoclub ed alla Uisp Nazionale”.
Il sindaco Patrizio Andreuccetti interviene sulla situazione: “La situazione non era semplicissima diciamo – commenta il primo cittadino -. Già nei giorni scorsi ci sono state delle proteste da parte dei cittadini dei paesi attraversati dalla gara. In sintonia con l’ufficio competente, abbiamo deciso si diramare l’ordinanza per motivi di ordine pubblico. È improprio parlare di pressioni da parte dei cittadini, non ho mai detto questa cosa. Sono aperto al dialogo per trovare soluzioni future, ma queste devono essere assolutamente condivise con le popolazioni. Il tutto nel rispetto del territorio. Una soluzione condivisa da trovare tutti insieme”.
Resta l’amarezza tra gli organizzatori della gara: “Eravamo in possesso di tutte le autorizzazioni del caso e i sopralluoghi tecnici effettuati sul percorso con il personale del Comune e la polizia municipale avevano dato esito positivo”, afferma Gabriele Pisera, uno degli organizzatori dell’evento.
“Una cosa assolutamente non vera – spiega ancora -, che non ha trovato alcun fondamento, tanto che c’era stato dato ogni tipo di nulla osta e la gara era stata autorizzata da tutti gli organi competenti”. E allora cosa è cambiato? “Le proteste di un gruppo di persone in Comune ha evidentemente avuto il suo effetto e la gara è stata annullata per motivi di ordine pubblico – spiega Pisera -. Secondo noi è un’occasione persa per tutti, perché ci eravamo personalmente impegnati a ripristinare, qualora mai fosse stato necessario, l’intero percorso della gara se ci fossero stati eventuali danni dovuti alla tipologia di attività. Purtroppo questo non è servito, e neanche verificare con certezza che la gara si sarebbe svolta su terreni pubblici. Sarebbero arrivati molti sportivi, anche da altre regioni”.

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