Botte e soprusi alla ex convivente, rinviato a giudizio noto dj

Ennesimo rinvio a giudizio per violenza di genere. Noto dj della zona, nato in un comune della Garfagnana e con un “passaggio” in politica, è stato rinviato a giudizio per maltrattamenti in famiglia continuati. I fatti secondo gli inquirenti si riferiscono ad una serie di episodi che sarebbero avvenuti in un’abitazione di Lido di Camaiore, dove conviveva con la sua ex compagna, tra il 2014 e il 2017.

Anni di violenza fisica e psicologica, sempre secondo l’accusa, durante i quali la vittima non è riuscita a sottrarsi alle grinfie di quello che era diventato ormai il suo aguzzino, nonostante ripetuti tentativi e una precedente condanna. L’imputato, infatti, era stato già condannato nel 2015 dal tribunale di Ibiza, con sospensione condizionale della pena, sempre per episodi di violenza sulla donna e col divieto di avvicinamento. Ma ritornati in Italia erano riprese anche le vecchie abitudini: minacce, botte, schiaffi, soprusi, ingiurie e maltrattamenti di vario genere. Solo nell’autunno del 2017 la donna grazie a un amico, divenuto poi il suo compagno, ha trovato la forza e il coraggio di denunciare l’incubo che stava vivendo da anni.
Le violenze cessano a ridosso di un altro episodio di violenza, quando l’amico della donna si presenta in discoteca e attende l’uscita del dj e lo massacra di botte, mandandolo in ospedale dopo avergli rotto zigomi e naso in un raid punitivo vero e proprio che però il dj all’epoca del pestaggio aveva raccontato, a forze di polizia e giornali, in modo edulcorato e incompleto, senza dire tutto quello che c’era dietro. Anche su quell’episodio c’è un’inchiesta giudiziaria in corso. Dal racconto della donna alla polizia sono scaturite le indagini del commissariato di Viareggio e della squadra mobile di Pisa e successivamente è iniziato l’iter giudiziario che ora ha portato al rinvio a giudizio.
Dal 20 settembre prossimo l’uomo avrà modo di difendersi in aula, durante la fase dibattimentale, da tutte le accuse che gli muovono gli inquirenti lucchesi, e spetterà poi ai giudici fare luce e chiarezza su questi avvenimenti e sulle gravi ipotesi di reato a suo carico ed emettere la sentenza.

Vincenzo Brunelli

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