Montagna, bando da 1 milione per impianti sciistici

La giunta regionale ha approvato i criteri e le modalità per accedere ai finanziamenti destinati alle micro, piccole e medie imprese che gestiscono stazioni sciistiche nei comprensori toscani. In questo senso, anche gli impianti compresi nel territorio della Garfagnana potranno usufruire del nuovo strumento. Il relativo bando, che prevede una dotazione di 1 milione di euro, è in arrivo nelle prossime settimane . “E’ stata una stagione invernale molto positiva per i comprensori toscani – ha detto l’assessore regionale alle attività produttive e al turismo Stefano Ciuoffo – quella che sta per concludersi. L’intervento in questione ha l’obiettivo di aiutare le aziende attive nel settore a modernizzarsi e a rendersi sempre più competitive. Quando il meteo nel periodo invernale, come quest’anno, si mostra benevolo i comprensori toscani hanno dimostrato di avere tanto da offrire, e di poterlo fare anche negli altri periodi dell’anno”.

 

 

Col bando di prossima emissione la Regione mette a disposizione delle imprese un contributo per le spese di funzionamento e manutenzione degli impianti, per aumentarne la sicurezza e per modernizzarli. I destinatari sono le micro, piccole e medie imprese, in forma singola o associata, che gestiscono impianti sciistici nei comprensori di Garfagnana, Montagna Pistoiese, Amiata e Zeri. Gli interventi ammissibili sono quelli necessari per la manutenzione degli impianti sciistici e delle strutture annesse, finalizzati all’adeguamento, ammodernamento, messa in sicurezza degli impianti stessi, compresa la fornitura di sistemi di controllo. Tra i costi ammissibili, quelli per il personale, i materiali, i servizi appaltati, le comunicazioni, l’energia, la manutenzione, l’affitto, l’amministrazione e l’ottenimento dell’attestazione rilasciata da un revisore legale ai fini della certificazione della regolare rendicontazione finale delle spese. Il costo totale ammissibile del progetto presentato deve essere compreso tra un minimo di 10 mila ed un massimo di 300 mila euro. L’agevolazione viene concessa sotto forma di contributo a fondo perduto in conto esercizio fino ad un massimo dell’80% delle spese di funzionamento ritenute ammissibili.

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